Le app hanno ormai invaso gli store online e sono diventate parte fondamentale della vita di ognuno in quanto spesso ci offrono servizi di grande utilità.
Con la diffusione di smartphone e tablet i potenziali clienti possono essere raggiunti praticamente ovunque ed ecco che le app hanno avuto un ruolo fondamentale nell’ascesa del cosiddetto mobile marketing.
Per interagire con le persone tramite device mobili, le aziende devono poter disporre di applicazioni da scaricare comodamente in qualsiasi posto ci si trovi.
Prima però di richiedere lo sviluppo di un’app, è indispensabile sapere che oggi esistono diverse tipologie di applicazioni, le quali si adattano alle più disparate esigenze individuali.
Per una scelta più consapevole, andremo a scoprire nel dettaglio le principali differenze tra app native, ibride, web app e PWA.
Cos’è un’app mobile?
È evidente come il settore del mobile sia sempre più florido e in ascesa. Infatti, l’accessibilità della gran parte della popolazione mondiale agli smartphone e tablet ha proiettato alle stelle la richiesta di app.
D’altra parte, le statistiche parlano di circa 6 miliardi di smartphone venduti nel mondo, con una copertura globale dell’83%. Questo comporta un incremento sempre maggiore del numero di applicazioni mobili.
I clienti desiderano trovare ciò di cui hanno bisogno in maniera agevole e rapida. Questo non è sempre possibile con i siti web desktop, ma con le app invece è tutto più semplice e a portata di mano. Ma cos’è esattamente un’app mobile?
L’applicazione mobile non è altro che un’applicazione software sviluppata per essere eseguita su un dispositivo mobile, come appunto tablet e smartphone. App è banalmente l’abbreviazione di ‘mobile application’.
La differenza principale tra le app mobili e quelle desktop consiste nel fatto che le prime possiedono più funzionalità e sono più leggere in termini di risorse hardware perché devono essere installate su device che hanno generalmente meno memoria rispetto ad un comune pc.
Le prime app mobili erano state concepite per velocizzare alcune attività come l’invio di mail o la raccolta di contatti. Nel tempo hanno riscosso un tale successo che la loro domanda è aumentata esponenzialmente, estendendone i campi di utilizzo.
Oggi qualsiasi attività commerciale che si rispetti desidera avere una propria app mirata ad attrarre nuovi clienti o a fidelizzare quelli già acquisiti.
Infatti, il mondo delle applicazioni è in costante crescita e la loro espansione è un’ottima occasione non solo per gli sviluppatori, ma anche per gli stessi imprenditori.
Attualmente i sistemi operativi più utilizzati per lo sviluppo delle app sono Android e iOS e per scaricarle è sufficiente recarsi su uno dei tanti app store disponibili.
Si tratta di piattaforme che raccolgono e suddividono le applicazioni per categorie e prezzo. Qui l’utente può cercare le app che gli interessano per il sistema operativo di cui dispone il proprio device mobile.
In realtà le app non sono tutte uguali. O per meglio dire, si suddividono in 4 tipologie principali: app native, app ibride, web app e Progressive Web App (PWA).
Le app native
Nonostante il termine app nativa non sia conosciuto ai più, questa categoria di applicazioni è quella più diffusa e scaricata dagli utenti.
Le app native sono quelle sviluppate per uno specifico sistema operativo. Non a caso i sistemi operativi mobili, come Android e iOS, sono forniti di un Software Development Kit (SDK) che serve appunto a sviluppare app per il proprio sistema operativo.
Ciò significa che un’app nativa pensata per iOS non funzionerà sui dispositivi Android e viceversa. Questo perché il linguaggio di programmazione è diverso da un sistema operativo all’altro.
Per esempio, iOS usa per lo più il linguaggio Objective-C o Swift, mentre Android preferisce il linguaggio Java o Kotlin. Ecco, quindi, che gli sviluppatori stessi tendono a specializzarsi su una determinata piattaforma.
In quanto scritta in un linguaggio ben specifico, l’app nativa potrebbe avere un costo superiore rispetto ad altre alternative, ma sarà comunque ottimizzata per la piattaforma di riferimento.
Vantaggi delle app native
- Velocità e prestazioni elevate per dialogare con qualsiasi funzionalità del dispositivo;
- Sicurezza;
- Possibilità di funzionamento offline;
- Adattabilità a diversi schermi;
Svantaggi delle app native
- Download più lunghi;
- Codici inflessibili per ogni sistema operativo;
- Aggiornamenti costanti;
- Tempi di sviluppo più lunghi, dovendo fare un lavoro separato per ciascun sistema operativo;
Le web app
Le web app non sono altro che siti web studiati per sembrare app native. Tali app vengono eseguite sul browser del device ed in genere sono sviluppate in linguaggio HTML5, come una comune pagina web.
Molti di noi avranno avuto a che fare con una web app, senza neanche rendersene conto. In poche parole, la web app è la versione mobile di un sito Internet.
L’applicazione funziona proprio come un portale web e gli utenti non dovranno scaricare l’app sullo smartphone e non andranno ad intaccare la memoria interna del dispositivo.
Le web app non hanno accesso ai componenti del device poiché agiscono entro i limiti del browser. Per questo hanno prestazioni inferiori alle app native.
Dunque, le web app si rivolgono a più piattaforme, ma sono più lente e non possono essere caricate sugli app store. Inoltre, non possono essere inviate notifiche push e non funzionano senza connessione Internet.
Vantaggi delle web app
- Abbattimento dei costi di sviluppo;
- Manutenzione più veloce, grazie ad un’unica base di codice;
- Tempistiche di sviluppo più rapide;
- Non occupano memoria sui dispositivi;
Svantaggi delle web app
- Fluidità e prestazioni limitate;
- Non possono essere caricate sugli app store;
- Minore visibilità sul mercato;
- Non funzionano senza connessione Internet;
- Non interagiscono con i sistemi software e hardware del dispositivo;
Le app ibride
Di diverso genere sono invece le app ibride che cercano di riempire il divario tra app native e web app. Somigliano alle app native, dalle quali si distinguono per il fatto di avere un unico codice di base. Di conseguenza, possono funzionare su differenti sistemi operativi senza problemi.
Queste app sono quindi eseguite come native, ma la gran parte dei processi si basa su tecnologie web. Ciò significa che una parte dell’applicazione funziona tramite browser web integrato
Di solito sono scritte in Javascript o HTML5 e possono essere inserite nel linguaggio nativo di una piattaforma.
Per la loro natura a metà strada tra app native e web app, le app ibride ne ereditano ovviamente tutti i pregi e tutti i difetti.
Probabilmente sono meno performanti di quelle native dal punto di vista delle prestazioni, ma possono essere scaricate e inserite su tutti gli store e rendono più veloce il lavoro di sviluppo.
Insomma, si programma soltanto una volta, per andare poi ad incapsulare il codice nei vari contenitori sorgente di ciascuna piattaforma.
Vantaggi delle app ibride
- Costi di sviluppo più contenuti;
- Tempi di programmazione più rapidi;
- Maggiore visibilità sugli app store;
- Adattabilità del codice a più sistemi operativi;
- Rilascio più agevole e immediato sugli store;
- Manutenzione e aggiornamenti più facili;
Svantaggi delle app ibride
- Limitato accesso alle funzionalità del dispositivo;
- L’esperienza utente non è specifica per ciascun sistema operativo;
- Prestazioni inferiori;
- Design e interfaccia non sono gli stessi del sistema operativo specifico;
Le Progressive Web App (PWA)
Per finire, ci sono le Progressive Web App, abbreviate anche con l’acronimo PWA. Si tratta di app mobili che vengono distribuite tramite il web, ovvero non devono essere scaricate tramite lo store.
Queste app funzionano in modo autonomo e si caricano come le tradizionali pagine web, anche in situazioni di scarsa connettività. In aggiunta, le PWA sono sempre aggiornate, poiché nel momento in cui vengono aperte visualizzano automaticamente la versione più recente.
Sono mediamente più efficaci delle altre perché sono sempre accessibili e non occupano memoria sullo smartphone, non dovendo eseguire nessun download.
Le applicazioni PWA sono fruibili attraverso i soliti web browser e sono sviluppate con i linguaggi HTML e CSS, replicando l’interfaccia di un’app nativa.
Inoltre, hanno accesso all’hardware del dispositivo e sono supportate sia su iOS che su Android. Non sono però ancora disponibili alcune funzionalità hardware su iOS come Face ID, notifiche push e Arkit.
Come per le web app, le PWA propongono una sola versione dell’app per tutte le piattaforme, visualizzandola nella stessa maniera su tutti i dispositivi.
Vantaggi delle PWA
- Reattive ed in grado di adattarsi a qualsiasi schermo;
- Prestazioni elevate;
- Aggiornamento continuo;
- Sicurezza con il protocollo HTTPS;
- Possibilità di utilizzarle indipendentemente dal browser;
- Funzionano offline;
- Salvabili sul device senza installazione;
- Indicizzate sui motori di ricerca;
Svantaggi delle PWA
- Compatibilità non completa con iOS;
- Minore visibilità;
- Mancanza di un controllo di qualità;
- Maggiore consumo della batteria durante la navigazione;
- Scarsa presenza di contenuti speciali tipici delle app tradizionali;